Itinerari
 

Crociere in Croazia

Con più di 5000 Km di coste e un migliaio di isole e isolotti, un'infinità di baie e fiordi circondati da una vegetazione lussureggiante, un piacevole clima mediterraneo caldo ed asciutto con piogge praticamente assenti in estate, con una infinità di porticcioli integrati in villaggi di origine veneziana, serviti da acqua e luce in banchine, la Croazia offre al crocierista una delle migliori opportunità per vivere l'emozione della vela in totale relax e sicurezza.

Week-end alle Isole Tremiti

Volendo noleggiare la barca per un week end, la meta consigliata è l'arcipelago delle Isole Tremiti a circa 12 miglia al largo del Gargano. La bellezza di queste isole, il mare limpido e cristallino ed il territorio incontaminato fanno definire questo arcipelago "le perle dell'Adriatico"; la costa è frastagliata, ricca di scogli e cale incantevoli.

Crociere Giornaliere

Conosceremo la costa navigando per non più di 5-10 miglia per consentire anche a chi non avesse mai avuto esperienze di mare, di vivere serenamente la sua crociera in barca a vela. Sceglieremo comunque insieme il tragitto studiando la carta nautica e tenendo conto del tempo a tua disposizione.

Croazia Settentrionale

Imbarco sabato: Porto Turistico Marina di Pescara molo W 8 ore 18:00.

Assegnazione delle cabine e breve introduzione sulle norme di sicurezza e di convivenza a bordo. Predisposizione della cambusa.

Partenza alle ore 22:00 alla volta dell’isola di Dugi Otok dove si farà pratica doganale nel porto di Sali. Dugi Otok (Isola Lunga) è l'isola più grande dell'arcipelago zaratino. E' lunga 45 km e larga in media 5 km. L'isola è poco abitata (3000 residenti concentrati in dieci paesi) ed anche d'estate offre pace e tranquillità. Dugi Otok è meta ideale per chi preferisca trascorrere le proprie vacanze navigando con la barca ogni giorno in un posto diverso, alla ricerca di angoli incantevoli e particolari, o di una spiaggia tutta per se'. Intorno a Dugi Otok ci sono decine d'isole ed isolotti; il Parco Nazionale delle Kornati (Incoronate) con sue 147 isole è praticamente attaccato alla parte sud-est dell'isola.

Si prosegue verso l’Arcipelago delle Kornati (Incoronate).

Veleggiando verso sud incontreremo ancora l’Arcipelago di Sibenik (Sebenico), una natura intatta con 249 isole, isolette e scogli al disopra del livello del mare dei quali solo alcuni sono abitati.

Ricordiamo alcune delle isole di maggiore interesse: Kakan, Zlarin… Parco nazionele del Fiume Krka , Skradin, cascate Primosten e Trogir, Isola di Solta, Milna.

Isola di Vis pratica dogana e rientro a Pescara sabato mattina.

Croazia Centrale

Imbarco sabato: Porto Turistico Marina di Pescara molo W 8 ore 18:00.

Assegnazione delle cabine e breve introduzione sulle norme di sicurezza e di convivenza a bordo.

Predisposizione della cambusa.

Partenza alle ore 22:00 alla volta della baia isola di Bicevo, Komisa o Vis, pratica doganale. Toccheremo l’Isola di Vis, l’isola di Hvar (la più lunga dell’Adriatico 68 Km) con le cittadine di Hvar, Starigrad (città più vecchia d’Europa), Jelsa e Vbroska. Passeremo poi per l’isola di Brac con le cittadine di Bol e Milna.

E’ possibile che arriveremo fino a Trogir e l'isola di Solta. Ritorno a Vis, pratica doganale e traversata volta di Pescara il sabato successivo in mattinata.

Croazia Meridionale

Imbarco sabato: Porto Turistico Marina di Pescara molo W 8 ore 18:00.

Assegnazione delle cabine e breve introduzione sulle norme di sicurezza e di convivenza a bordo.

Predisposizione della cambusa.

Partenza alle ore 22:00 alla volta della baia dell’isola di Bicevo, Isola di Vis, pratica doganale Isola di Hvar, Hvar, Sabbioncello, Isola di Korcula: Isola di Milijet, lago salato, Pomena, Polace. Isola di Lastovo, Ubli, pratiche doganali e traversata alla volta di Pescara il sabato successivo in mattinata.

(Avendo a disposizione due settimane l’itinerario può essere allungato fino a raggiungere il Montenegro con Dubrovnik e le Bocche di Kattaro).

San Domino

Particolarmente suggestivo è il giro dell'isola in barca. Cala delle Arene è l'unica vera spiaggia dell'arcipelago. Uno scoglio la divide da un'altra cala e prende il nome dal dialetto napoletano "A' cale d'è femmine" luogo protetto dagli sguardi indiscreti. Un'ampia spaccatura ad antro, fa da ingresso alla Grotta delle viole. Il suo ampio invaso interno, con la cupola scoperchiata, è piena sui bordi alti, di verdissimi pini d'aleppo. La grotta prende il nome dalle viole, fiori che in primavera sbocciano sulle pareti interne dell'invaso. La grotta del Bue Marino. Questa grotta prende il nome dalle foche monache, che qui di passaggio vi sostavano. L'Architiello di San Domino. Cala Tramontana, la più grande insenatura dell'isola. I Pagliai, giganteschi scogli che la forza del mare ha isolato dalla costa. Numerose sono le cale, le grotte, le punte e gli scogli delle Isole Tremiti.

San Nicola

Il panorama dell’Isola è fortemente caratterizzato dalla presenza del complesso abbaziale di Santa Maria, un’opera monumentale che sovrasta l’area del porto. Oltre al “Santuario di Santa Maria a Mare”, in cui abbondano le testimonianze del lavoro e dell’arte dei monaci benedettini e cistercensi che l’hanno custodita, sono degne di una visita anche la vicina Cisterna della Meridiana e la sua Loggia, il Torrione Angioino, il Castello dei Badiali ed il Torrione del Cavaliere del Crocifisso, circondati dalle imponenti mura di cinta.

Dal punto di vista naturalistico, invece, ricordiamo gli Scogli Segati, così chiamati proprio perché divisi in due dopo essere franati in mare, e la Grotta di San Michele, dove taluni intravedono un teschio nella parte frontale.

Caprara

L’isola di Capraia è completamente disabitata, presenta una superficie caratterizzata da rocce granitiche che non permettono lo sviluppo di una fitta vegetazione. Sull’isola sono presenti per lo più artemisia, cardi, menubi, lentisco e soprattutto capperi, da cui deriva il toponimo attuale (per l’esattezza da “Capperaia”, altro nome di Capraia).

Analogamente ad altre isole delle Tremiti l’erosione del mare ha modellato anche le coste di Capraia in maniera disomogenea, cosicché si riscontra un versante settentrionale con rocce a falesia a picco sul mare ed uno meridionale con pendii che si immergono dolcemente in mare formando delle secche in passato spesso fatali alle imbarcazioni di passaggio.

A nord-est vi è inoltre la penisola di Punta Secca, alla cui estremità si trova il famoso faro ancora perfettamente funzionante.

Sulla costa occidentale troviamo diverse cale tra cui Cala dei Turchi, nei pressi della quale si trova uno dei relitti marini più importanti dell’arcipelago, e Cala Sorrentina.

Oltre ad essere meta di percorsi subacquei particolarmente apprezzati da sub di ogni età ed esperienza, Capraia è meta di numerose gite in barca per ammirare le bellezze naturali disseminate lungo il litorale: il mare ed il vento, infatti, sembrano aver volutamente scavato e levigato la roccia in modo da creare delle opere architettoniche di rara armonia. Tra queste ricordiamo il Grottone, nei pressi del faro, e i numerosi archetti, detti “architielli”, che delimitano dei golfetti in cui è possibile fare il bagno nell’ambito di escursioni organizzate. Il più famoso è certamente l’Architiello di Capraia, largo cinque metri e alto sei, che delimita un laghetto dalle acque di colore verde smeraldo: la tradizione vuole che le coppie che si scambino una promessa d’amore sotto l’Architiello si ameranno per tutta la vita.

Cretaccio

Per le due ridotte dimensioni in molti non la annoverano tra le isole Tremiti e preferiscono riferirsi al Cretaccio come ad uno scoglio molto grande: l’altra definizione possibile, forse quella che meglio si addice a questo territorio, è quella di isolotto, una sorte di classificazione intermedia.

Dalle immagini dall’alto si nota che la forma a mezzaluna è determinata essenzialmente dalla forte rientranza che si scorge a metà dell’isolotto, segno evidente di secoli di erosione marina e di correnti d’aria piuttosto impetuose. Per la sua posizione, informano gli esperti, il Cretaccio è il luogo delle Isole Tremiti che più ha risentito dell’azione erosiva degli agenti atmosferici i quali continueranno a levigarne la superficie fino a cancellarlo completamente nel corso dei secoli a venire.

Dalla banchina di San Domino, dalla Spiaggia dei Pagliai, da Cala Spido, da Cala Matano od anche dalla banchina di San Nicola è possibile osservare il Cretaccio da una distanza ravvicinata ed apprezzarne le pendici assolutamente prive di vegetazione e di un tipico colore giallastro, dovuto alla composizione del terreno fortemente argillosa (il toponimo deriva infatti da “creta”) che la rende ancor più malleabile per l’erosione delle correnti e del mare.

E’ possibile visitarlo, magari soffermandosi le rovine dell’antico porticciolo, benché dia il meglio di sé soprattutto nei fondali e nelle secche che lo circondano.

Come tutti i posti di mare anche le Isole Tremiti hanno le loro leggende paurose e le più suggestive sono ambientate proprio sull’Isolotto del Cretaccio: qui si aggirerebbe il fantasma di un detenuto della colonia penale qui decapitato ancora con la sua testa sotto al braccio ma soprattutto si potrebbero udire le urla di un’anziana strega, “residente” sul vicino Scoglio della Vecchia, durante le notti di tempesta.

Costa dei Trabocchi - Abruzzo

Imbarco ore 10:00 Porto Turistico marina di Pescara molo W 8.

Partenza ore 10:30 in direzione Ortona. Si prosegue lungo il litorale fino ad arrivare alle prime increspature del paesaggio costiero con i promontori di Torre Mucchia, Punta Ferruccio, Punta Lunga, Ripari di Giobbe.

Possiamo salpare in 13 persone (minimo 4 persone), navigando, pescando (il pescato verra’ direttamente gettato sul barbecue), oziando o ascoltando musica.

Il rientro è programmato per le ore 18:00.

Torre di Cerrano - Abruzzo

Imbarco ore 10:00 Porto Turistico marina di Pescara molo W 8.

Partenza ore 10:30 in direzione Silvi Marina fino a raggiungere la Torre Cerrano. Una delle antiche torri costiere del Regno di Napoli in provincia di Teramo, tra Silvi Marina e Pineto; nel territorio di quest'ultimo comune, due chilometri a sud dell'abitato spicca nettamente all’orizzonte su una piccola collina a ridosso della spiaggia, circondata da un ciuffo di alti pini marittimi, in un ambiente di rara bellezza.

Possiamo salpare in 13 persone  (minimo 4 persone), navigando, pescando (il pescato verra’ direttamente gettato sul barbecue), oziando o ascoltando musica.

Il rientro è programmato per le ore 18:00.